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"La storia della psichiatria - scrive Franco Basaglia - è storia degli psichiatri, non storia dei malati". Con le fotografie di Gianni Berengo Gardin e Donatella Pollini si è cercato allora di raccontare, attraverso le immagini di uomini e di donne, la storia della psichiatria italiana di questi ultimi quarant'anni, profondamente trasformata dalla legge 180, "uno dei pochi eventi innovativi nel campo della psichiatria su scala mondiale" (OMS, 2003). Questi volti disegnano meglio di qualsiasi parola la storia della psichiatria: da quella manicomiale, documentata negli anni Sessanta da Gianni Berengo Gardin e Carla Cerati in "Morire di classe", all'attuale psichiatria di comunità. Disegnano un percorso tortuoso ma carico di speranze che va dall'esclusione all'integrazione, dall'assoggettamento alla cittadinanza, aprendo allo stesso tempo inevitabili domande sui possibili volti della psichiatria di domani.